Che si tratti di comprendere la natura di un disagio fisico – per esempio, una limitazione di movimento, delle tensioni o dei dolori cronici -, o semplicemente di approfondire la consapevolezza del proprio corpo, le sedute individuali di Body-Mind Centering e di Rolfing permettono d’implicarsi in un processo di osservazione, esplorazione e formazione di attitudini posturali più efficaci, e di arricchire e affinare la percezione di sé e dell’ambiente di relazione.
Imparare ad ascoltarsi, attingendo alle proprie risorse sensoriali e attivando le capacità di autoregolazione ed elaborazione dei vissuti corporei, è parte di un percorso auto-educativo verso il benessere e la cura di sé.

Body-Mind Centering®

Una seduta individuale di BMC si costruisce intorno alle esigenze e agli interessi espressi dalla persona, individuando il tema che costituirà il filo conduttore dell’incontro, di natura strutturale o funzionale.
L’operatore interviene con un tocco educativo per liberare restrizioni di movimento e portare più fluidità in certe aree del corpo, evocando le qualità e i ritmi respiratori specifici dei tessuti sollecitati. Le sue indicazioni tattili e verbali guidano il processo d’integrazione sensomotoria e sostengono la consapevolezza del movimento rispetto ai supporti fisici fondamentali – il senso del peso, l’orientamento spaziale, il rapporto al suolo -, e agli immaginari che lo alimentano.
Piccoli esercizi possono essere suggeriti alla fine della seduta per rievocare e consolidare l’esperienza vissuta e prolungare la pratica in autonomia.

Le sedute hanno la durata variabile di 1h/1h15. È consigliabile un ciclo minimo di tre incontri per sperimentare gli effetti del lavoro, e comprendere se è in accordo con le proprie esigenze.

Rolfing/Integrazione Strutturale®

Un colloquio preliminare di orientamento permette di definire il percorso in accordo con le necessità e gli obiettivi espressi dalla persona, e si affina attraverso la lettura della sua organizzazione posturale e delle coordinazioni dinamiche fondamentali, nella deambulazione e nella respirazione.
L’osservazione dell’attitudine posturale riveste un ruolo centrale nella pratica del Rolfing, nella misura in cui questa riflette il rapporto con il sostrato di sostegno e con lo spazio di azione. La sessione prosegue in posizione distesa, e dunque “neutrale” rispetto alla distribuzione abituale del peso attraverso le strutture corporee, per permettere la mobilizzazione progressiva del tessuto fasciale. Questo particolare “organo della forma” (secondo la definizione di Ida P. Rolf), oggetto d’interesse crescente nella comunità di ricerca scientifica, è finemente innervato e risponde alle sollecitazioni precise e sensibili del tocco dell’operatore. L’obiettivo è di ripristinare, ove necessario, corretti rapporti articolari affinché la trasmissione del movimento avvenga nel modo più efficace e coinvolga armoniosamente tutti i territori corporei. In dialogo costante con la persona, l’operatore guida il percorso di esplorazione progressiva del movimento concentrandosi su temi specifici: la costruzione degli appoggi a terra, la capacità respiratoria, lo spazio dei volumi viscerali, le dinamiche di rotazione della colonna vertebrale, il bilanciamento degli arti superiori, l’orientamento dei sensi della testa…
La sessione prosegue in posizione seduta e in verticale per valutare insieme l’integrazione e gli effetti delle pratiche guidate.

Il ciclo di base comprende dieci sedute tematiche distribuite su diversi mesi, in ragione di due incontri mensili a seconda delle esigenze individuali.
Ogni seduta ha una durata variabile di 1h/1h30.